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I libri del cielo-Prigioniero di una Stanza a venezia

Perchè, come mi diceva mio padre, la vita non è una cosa seria. E' invece una comica sottile dove devi sentirti vivo e saper ridere. Sorridere, sopratutto, di quelli che si prendono seriamente
Che spesso a venezia ci ricordiamo dei monumenti. Dell'acqua melmosa di quella marea tocca quei piccoli capolavori del genio umano.
Che a me venezia ricorda altro. Il baccalà di una trattoria dalle parti dello stadio, mi ricorda quel genio di tinto brass.
E mi ricorda Arrigo Cipriani.
E la sua stanza. Come chiama lui il suo bar. La Stanza. Cioè lui potrebbe fare il figo, atteggiarsi perchè sui suoi tavoli ci si sono seduti i potenti.
Quelli veri, quelli che ti facevano mettere paura solo pronunciandone il nome.
Kissinger, L'Avvocato Agnelli, Woody Allen, un signore che si chiamava Hemingway.
Mica cazzi.
Ma oltre a queste persone Cipriani ricorda invece quel sottobosco di venexiani che vivevano da re per il semplice fatto di essere diversi da tutti. La ragione della loro diversità era proprio perchè erano venexiani. Dall'ex aviatore (che non aveva mai volato...)che sosteneva che le crocchette erano troppo cariche di aglio, o di Ruspoli che beveva solo vini invecchiati di 10 anni e una volta ad una proposta di un vino vecchio di 7 disse: Non vorrà mica vuole uccudermi?.
O l'elogio (e qui giu tanto di cappello) a sir Gordon, quello del gin che è amico di cipriani e lo era di hemingway che sosteneva che il gin gordon era il miglior antisettico del mondo.
Ecco i ricordi da bambino, la venezia lontano anni luce da essere un turistificio, le donne veneziane belle e tonde. I casini (non nel senso di guai ma di puttanifici) è un racconto di come era venezia prima..prima dei souvenir e forse di brunettismo.
Perchè ora si ricorda i venezia per brunetta, e non per personaggi come Padre Jacobs prete anarchico e puttaniere che quando fu richiamato per le sue scappatelle dal vescovo confessò candidamente di non ricordarsi il nome della signora che era in albergo con lui. E quando entrava all Harry's e si ubricava, lui puttaniere prete ed ex marine una sola cosa lo spaventava. L'ingresso di sua madre che lo prendeva per le orecchie e lo riportava a casa.
E poi l approdo a new york l'amore per la grande mela, la filippica contro quell azienda di copertoni che da in giro le stelle ai ristoranti
Il mondo e il pensiero di un italiano che è grande perchè si è fatto un mazzo così.
Che ogni tanto bisogna ricordarsi che gli italiani sono brava gente che hanno un locale dalle parti di rialto.

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