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Il taglia fuori del male.

«Sai — continua con il suo determinato fatalismo —, gli slavi non dormono mai: attaccheremo anche questo». Boscia scoppia a ridere: «Ma non sapete come siamo fatti, noi montenegrini? Negli anni maledetti che hanno dilaniato il mio Paese, dalle mie parti un pastore alzò gli occhi al cielo, dove sibilavano gli aerei carichi di bombe, e agitando il suo bastone esclamò: finalmente un degno nemico! Me l’ha raccontata il mio grande amico Paolo Rumiz, che mi ha mandato un messaggio di tre sole parole, che fanno una poesia: Luna. Ora. Sopra

Boscia è un montenegrino. Piu tempo passa e piu mi accorgo che gli slavi sono un pianeta. Perchè sono poetici romantici ma anche forti e senza paura.
Lui ha sempre vinto tutto senza soldi insegnando quello che di piu gli riusciva. Il basket e la vita. Perchè spesso in una palestra ci si puo sedere e parlare o leggere.
Spesso non era simpatico. Ne ai giornalisti ne ai suo giocatori.
Adesso combatte con un nemico invisibile.
Scommettiamo che pure stavolta il maestro dell'utopia a filo di sirena vince.
Il bellissimo pezzo del corriere lo trovate qui.

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