Rage in the machine

Che porca puttana abbiamo un buco. O meglio prima ci stavano ma facevamo finta che non ci stavano.
Chi compra chi vende chi pippa chi fa sesso chi gioca.
Tutti a rincorrer(si) per tapparlo. Boh male di vivere? Forse.
Mercoledi mi ero fermato per un negroni. Al bar sotto casa spesso passava una signora. La signora Lucia (nome di fantasia). Io con la signora lucia avevo parlato di come era la rai nel 1962. Truccatrice.
Era bella forse lo è ancora con quegli occhi celesti e quel suo modo di vestire bello. Senza griffe ma con stile. Mi ricorda quegli chef che fanno miracoli con i 4 salti in padella. Mi ha parlato di walter chiari di macario di com era simpatico suo figlio.
Pero' la signora lucia si fermava poco. Perchè il posto era la macchinetta. Appunto quel buco.
Il giorno che nacque marta le regalai un pacchetto di camel perchè non aveva i soldi. Mi guardò con uno sguardo umiliato.
Beh l altra sera mi ha detto che stava per cominciare un percorso per smettere di giocare. Io spero che quel percorso lo finisca.
Però mi giro intorno e vedo che le uniche società che ultimamente stanno investendo in pubblicità sono le società di goco.
Ci sono società che stanno investendo milioni di euro o che hanno budget milionari in pubblicità per poker macchinette virtuali galà serate con vip usati come specchietti per le allodole.
Chi vi scrive è uno che la verginità dal punto di vista lavorativo l'ha persa da una vita..mi so messo talmente tanto a 90 che al confronto Jenna jameson è una badessa, mi so turato talmente tanto il naso da non sentire piu gli odori.
Franco (nome di fantasia) che è in questo business da una vita mi disse che i giocatori compulsivi sono come gli alcoolizzati che offendono il vino di qualità.
Io però continuo a vedere banner etc e continuo a pensare alla signora Lucia.
Che spero che il pacchetto di sigarette me lo restituisca.
Significa che non ha speso i suoi soldi nella macchinetta.
E che questi squali (e dentro ce ne ho di amici...) possano andare tutti a fanculo.