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cupe vampe

Stasera sono stato a fianco ad un amico.
Un nuovo amico.
Ad incontrare uno che con la sua semplicità racconta.
Perchè giovanni lindo ferretti (meglio dire lindo ferretti giovanni come ha firmato la copia del mio libro) aveva voglia di parlare.
Di se del papa, delle città grandi e quelle piccole. Di carrara, del sesso dei cavalli. Dei suoi dolori grandi.Del tempo scandito dalla malattia della mamma.
Dei racconti di guelfi ghibellini ed imperatori..dei cavalli.Delle dome.Del 68 di libertà
Che quando ha firmato il mio libro non mi è venuto altro che dirgli di rimanere cosi com'è.
E il maestro stringendomi la mano si è inchinato.
Lui a me, che sono un puntino.
E poi marco che mi raccontava della sartilla che un sardo senza cavallo una volta noon era sardo.
Lui che viene da una terra di banditi a cavallo.
E che forse cotrecchia gli avrebbe detto "Nuj e cavall e virimm sul ad agnano".
Comincio a pensare come lui,..e non va bene.
Cupe vampe. parla di sarajevo in fiamme e di una biblioteca che abbiamo perso.


1 commenti:

Barbie ha detto...

Ma io te l'ho mai raccontato di quando ho incontrato Soriga? Cavolo che mi distrai sempre e mi fai scordare gli aneddoti scemini!
Io mi son presa tre cavalli per certificare quanto sono sarda, però soffro di vertigini..
Ti leggo Anto, e mi fai morire!